Per Ipnosi Regressiva s’intende sia la Regressione d’Età che la Regressiva alle Vite Precedenti.
Sono due metodi di ipnosi che permettono allo psicologo di scandagliare la vita inconscia del paziente, i contenuti rimossi della sua esistenza, analizzando e facendo emergere i ricordi, sin dalla più tenera età, alla ricerca delle cause sottostanti il suo malessere, del suo disturbo, per cui si è rivolto all’aiuto dell’ipnotista.
Sebbene lavorare sulle vite precedenti possa sembrare qualcosa di insolito, in realtà è più o meno la stessa cosa di quando uno psicologo lavora sui sogni del paziente, per lui non ha molta importanza verificare la validità scientifica dei sogni, l’ipnosi regressiva ha lo stesso valore, è l’inconscio che in forma simbolica, porta alla luce “ricordi di una vita precedente” e questo permette di lavorare su dinamiche dell’inconscio aggirando le difese della mente razionale, non ha alcuna importanza se questi ricordi riguardino realmente una vita precedente o sono solo frutto dell’immaginazione.
L’obiettivo dell’ipnologo, rispetto al suo paziente, è quello di rivedere “come in un film” la fonte del suo problema e quindi accompagnarlo a riprogrammare un nuovo finale, in modo positivo, riappacificandosi con il passato.
Lasciarsi andare al vissuto emotivo durante la regressione permette di sciogliere i nodi irrisolti che ogni paziente ha dentro di sè per cui è un ottimo strumento per liberarlo, ripulirlo dalla spazzatura emotiva che ha accumulato nel tempo.
Molti psicologi e psicoterapeuti, quando si parla di Ipnosi Regressiva alle Vite Precedenti, trovano la cosa ridicola e priva di fondamenti scientifici, proprio per il termine “vite precedenti”, perdendo di vista l’enorme valore terapeutico che possiede questo tipo di ipnosi.
Per la sua efficacia non ha alcuna importanza se il paziente o il terapeuta credano o meno nell’esistenza delle vite precedenti, funziona lo stesso.
L’ipnosi regressiva è un ottimo strumento per superare difficoltà, problematiche psicologiche come la depressione, la tristezza, la rabbia, l’ansia, la frustrazione, l’incapacità di amare e di farsi amare, la difficoltà a realizzarsi nella vita, gli attacchi di panico, le fobie, la mancanza di un senso alla propria vita, incapacità a lasciarsi andare, la difficoltà a provare emozioni, le paure eccessive, incubi ricorrenti, in alcuni casi anche problemi di natura fisica, ecc.
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